In Cina riconoscimento facciale obbligatorio se compri uno smartphone
Dal primo dicembre gli utenti che acquistano un device dovranno scannerizzare il proprio volto per verificare l’identità.
Le nuove regolamentazioni per le telecom cinesi sono state implementate dal Ministero dell’industria e dell’informazione Tecnologica in moda da poter consentire al governo di ottenere un maggiore controllo sulla rete cinese. Il governo del dragone giustifica la procedura come necessaria per proteggere i diritti legittimi e gli interessi dei cittadini nel cyberspazio.
Il decreto
Il decreto stabilisce che gli operatori usino “l’intelligenza artificiale e altri mezzi tecnici” per verificare l’identità delle persone quando prendono un nuovo numero di telefono.
Gli utenti dei social media cinesi hanno reagito con un mix di favore e preoccupazione per l’avviso di verifica facciale, con alcuni timori che i loro dati biometrici potrebbero essere diffusi o venduti.
ll governo potrebbe, infatti utilizzare i dati immagazzinati contro eventuali oppositori e per creare forme di controllo orwelliano sulla propria popolazione. Se non addirittura metodi di polizia predittiva tramite l’intelligenza artificiale. Il riconoscimento facciale potrebbe trasformarsi in una componente fondamentale di sistemi di sorveglianza di massa. Metodi che in alcuni casi sono già attivi.
Il mercato degli smartphone
Secondo i dati di ottobre le spedizioni cinesi di smartphone sono scese del 4,5% su base annua a 34,6 milioni di unità. Nonostante la tendenza negativa il colosso Xiaomi registra una solida crescita delle vendite nel mercato europeo nel terzo trimestre del 2019 classificandosi al quarto posto per numero di spedizioni dopo Apple.
Xiaomi deteneva una quota del 10,5% del mercato europeo, con 5,5 milioni di prodotti spediti, rispetto ai 3,2 milioni dello stesso periodo dell’anno scorso.
Questa crescita è stata trainata da un’aggressiva strategia di espansione sul mercato e da solidi volumi in termini di portafoglio prodotti. Xiaomi si è così classificata al quarto posto per numero di spedizioni dopo Apple, che nel terzo trimestre ha inviato ben 9,8 milioni di prodotti sul mercato europeo.
Di redazioneSparklingRocks