Parola d’ordine; cambiamento, trasformazione. Con l’arrivo del virus e la suo triste convivenza abbiamo imparato a modificare le nostre abitudini. Gli schemi sono saltati, la routine ha preso altre strade. Così in primis per il lavoro, niente più macchina o treno o mezzi pubblici di trasporto ogni mattina, niente ufficio, pranzo con i colleghi. Niente.
La casa ha sostituito la sala riunioni, la scrivania con pc e monitor, le pause nell’area break. E adesso dopo aver accolto l’ufficio le mura domestiche diventano palcoscenico.
Cresce il business della domotica applicata alle abitazioni private per la visione casalinga di film e concerti, eventi e video-conferenze con tv, casse e proiettori che assicurano visioni di qualità sempre migliore. Se quel famoso 5% della popolazione di milionari da sempre usa attrezzare apposite sale cinema professionali, il fenomeno si sta estendendo fuori del target.
Utilizzare qualsiasi angolo del proprio appartamento per godere la visione di film, concerti e festival in modo più immersivo e piacevole è qualcosa di raggiungibile anche se non si abita in una villa. Le piattaforme in streaming aumentano l’offerta di serie e film e l’innovazione e il business dell’home-theatre (la tv a schermo piatto con un sistema audio cinematografico) e delle sale cinema private cresce di mese in mese. Si va dai più economici kit di ‘mini-cinema’ da montare in soggiorno da sé (in commercio nei grandi magazzini dell’elettronica) alla progettazione di vere e proprie sale dedicate, dotate di impianti di altissima qualità per gli appassionati pronti a spendere cifre elevate per godersi le pellicole preferite a casa propria.
La qualità dei dispositivi di ultima generazione di alta gamma per le sale cinema private supera quella di molte sale cinematografiche commerciali.
Quanto costa realizzare una sala cinema a casa?
Risponde Paolo Tognon, fondatore di Elysium, società di domotica e progettazione sale lombarda: “In base al proprio budget si può optare per una sala cinema attrezzata con poltrone, proiettore e impianto audio, dotata anche di pareti con pannelli per l’assorbimento del suono in sala e per insonorizzazione verso l’esterno preventivando dai 10 mila euro in su di spese. Abbiamo realizzato sale luxury che vengono usate anche come mini discoteche. Costa invece anche meno di 6 mila euro la progettazione di un angolo per l’home-theatre scegliendo pacchetti che comunque garantiscono performance comunque eccellenti. Si può anche optare solo per una migliore qualità del suono del proprio televisore a schermo piatto. Si va dal classico sistema 5.1, ovvero da 5 altoparlanti e un subwoofer a più casse dislocate nella stanza”. (fonte: ansa.it)
Di redazioneSparklingRocks