La pandemia può essere un test che mette a dura prova la solidità delle aziende, delle società nascenti e dei prodotti solo digitali

UN TEST PER LE STARTUP

Solo nella capitale delle società emergenti Milano, il virus ha rallentato lo sviluppo, appuntamenti saltati e rimandati, difficile poter prendere delle decisioni di business in un contesto precario e confuso. Anche il settore del fintech e dei pagamenti digitali sono impattati dall’emergenza coronavirus. Si tratta infatti di un vero e proprio stress test per le banche digitali. E le startup del fintech sono davanti alla loro prima vera prova.

In poche parole, tutto il settore nuovo e strettamente legato alla tecnologia deve dimostrare che i modelli di business implementati, sono così solidi da combattere la crisi da coronavirus.

Le banche digitali, che offrono sconti sui conti correnti, carte di credito e altri servizi finanziari, riescono a farlo perché non hanno filiali fisiche e attraggono nuovi clienti grazie ai tassi più bassi e conti-risparmio con interessi più elevati di quelli delle banche tradizionali. I tassi della statunitense Chine ad esempio sono attorno all’1,5% mentre quelli delle più grandi banche americane si aggirano attorno allo 0,1%. La vera sfida sarà riuscire a mantenere quei tassi vertiginosi, durante la crisi.

CHE COSA CI SI ASPETTA DAL MERCATO FINTECH NEI PROSSIMI MESI?

Il sito we-welth.com ha intervistato Fabio Brambilla, presidente di Assofintech che così commenta: “Probabilmente avremo un mix tra aspetti positivi e negativi. Gli impatti negativi del Coronavirus sul fintech si vedranno soprattutto lato investimenti, visto che il virus sta influenzando i mercati finanziari e il comportamento dei consumatori. Le imprese fintech che operano nel settore dei pagamenti potrebbero sperimentare un forte calo delle transazioni a tutti i livelli dell’economia. Questo significa un minor numero di commissioni riscosse lato pagamenti, con un impatto sulla redditività e le valutazioni delle imprese.

La carenza di hardware e le difficoltà nell’approvvigionamento potrebbero anche avere un impatto su aziende che offrono Pos di nuova generazione o che si affidano a dispositivi digitali per supportare l’elaborazione delle transazioni. L’ultimo punto è legato al flusso di investimenti in società fintech, che potrebbe subire un rallentamento da parte del venture capital a causa del forte shock. Gli impatti positivi, invece, sono un possibile incremento da parte dei consumatori nell’utilizzo di servizi di mobile banking, costringendo le banche ad accelerare gli sforzi lato innovazione digitale e fornendo un’ulteriore spinta alle imprese fintech in un momento in cui i finanziamenti lato venture capital potrebbero diminuire”.

Non sappiamo dove questa crisi ci porterà e quali cambiamenti dovremmo subire ma come disse Einstein

“La crisi è la più grande benedizione per le persone e le nazioni perché la crisi porta progressi, è nella crisi che sorge l’inventiva, le scoperte e le grandi strategie”.

Di redazioneSparklingRocks