Gavin Wood, co-fondatore di Ethereum e fondatore di Polkadot, ha introdotto l’idea di Web3 nel 2014, prevedendo la necessità di un sistema interattivo zero-trust in cui le persone hanno un maggiore controllo sui propri dati e informazioni.
Alla base di questa nuova generazione del web potrebbe esserci la tecnologia Blockchain che spingerebbe la creazione di un nuovo modello decentralizzato. A fare il punto su questi temi è la ricerca dell’Osservatorio Blockchain e Distributed Ledger della School of Management del Politecnico di Milano: nel 2021 a livello mondiale si contano 370 iniziative sulla blockchain sviluppate da aziende e pubbliche amministrazioni, il 39% in più rispetto al 2020. Ma a fronte di questo fervore internazionale, il mercato italiano resta al palo con gli investimenti delle aziende più o meno uguali negli ultimi due anni.
Blockchain: i settori più attivi
Nel complesso tra i settori più attivi troviamo quello finanziario con il 38% dei progetti e la Pubblica amministrazione con il 16%, seguiti dai media con il 7% e l’agrifood con il 6%. La parte storica di criptovalute e transazioni, il cosiddetto ‘Internet of Value’, a livello internazionale prende il 24% del totale (180 progetti), in crescita dell’85% nel 2021, spinta da aziende come Tesla o dall’attenzione delle istituzioni. Mentre l’applicazione nel business tradizionale – per la tracciabilità di beni, contratti e servizi – conta circa 500 progetti implementativi (il 67% del totale censito dal 2016). Senza contare l’esplosione, soprattutto nel campo dell’arte e del calcio, degli Nft (Non fungible token), certificati digitali che si poggiano sulla tecnologia blockchain e testimoniano l’unicità di un prodotto o di una idea, già usati nell’universo parallelo del metaverso.
Dunque, a 14 anni dalla sua comparsa, la blockchain si sta evolvendo in diverse direzioni ma tutte hanno in comune la spinta verso una nuova rivoluzione del web.
“La blockchain si sta affermando come la tecnologia che guiderà la nuova evoluzione di Internet, le community più innovative e i nuovi progetti si stanno spostando verso modelli di business decentralizzati e disintermediati”, spiegano Valeria Portale e Francesco Bruschi, Direttori dell’Osservatorio Blockchain e Distributed Ledger.
Ci sono anche opinioni diverse e contrastanti. Nel parallelo mondo dei social il dibattito è aperto e poco tempo fa, Jack Dorsey, ex CEO di Twitter, ha preso la “parola” affermando che Web3 sta diventando la stessa cosa che una volta mirava a distruggere. Nel suo tweet, Jack ha accennato al fatto che Web3 sta rapidamente diventando il parco giochi dei ricchi ed è solo un’altra “entità centralizzata”, ma con una nuova etichetta.
Di redazioneSparklingRocks