Nell’ambito del progetto europeo Infitech, ABI Lab avvia un centro di competenze dedicato alla sperimentazione dell’intelligenza artificiale nel settore bancario.

ABI Lab, il Centro di ricerca per l’innovazione e la banca promosso dall’Associazione bancaria italiana, ha avviato un Centro di competenze sull’Intelligenza artificiale (Ai Hub).

L’Hub rappresenterà una piattaforma relazionale di reciproco scambio a cui potranno partecipare i centri di competenza sull’Intelligenza artificiale attivi presso le banche, team di esperti, aziende, enti di ricerca e istituzioni.

Definita come la capacità di un sistema di svolgere compiti e attività tipici della mente e dell’abilità umana, l’Intelligenza artificiale è all’attenzione del contesto bancario. Da questa definizione deriva che Ia è la disciplina che si occupa di realizzare macchine (hardware e software) in grado di risolvere problemi, compiere azioni.

Si tratta di un paradigma tecnologico su cui si stanno attivando molte iniziative di interesse nel mondo bancario operante in Italia.

Ambiti di applicazione

L’area relativa ai servizi al cliente è l’ambito sul quale più si sta lavorando. E questo sulla base di un campione rappresentativo, composto da 22 banche e gruppi bancari e 4 outsourcer interbancari. Il 73% sta sviluppando e implementando soluzioni di Intelligenza artificiale nel campo della gestione dei contact center. In questo comparto un terzo dei progetti segnalati è già in produzione e oltre il 40% in fase pilota per una prima sperimentazione. Nell’area dei servizi al consumatore, la cosiddetta customer service, si sta notevolmente lavorando, con iniziative segnalate dal 65% delle banche rispondenti. È un ambito che prevede, tra l’altro, diverse soluzioni di Intelligenza artificiale, fra cui la proposta di assistenti virtuali e la costruzione di offerte personalizzate. Anche i campi relativi al credito, alla gestione della sicurezza, alla finanza hanno evidenti riflessi sui clienti.

Per il supporto interno

Tra gli altri ambiti di possibile applicazione, si evidenzia il mondo del trasferimento di conoscenza, il cosiddetto knowledge transfer. Il riferimento è all’help desk interno, al knowledge management interno, ai servizi intranet. Su tutto questo sta lavorando il 35% dei partecipanti all’indagine.

Perché investire in Intelligenza artificiale

Entro il 2030, lo sviluppo dell’intelligenza artificiale (AI), genererà un impatto economico pari a 13mila miliardi di dollari, producendo una crescita del 1,2% del PIL mondiale, secondo le previsioni di McKinsey Global Institute. Al momento sembra però che la battaglia si giochi soprattutto fra USA e Cina, mentre Europa e Italia sono in affanno. Molto dipenderà dall’approccio sia delle imprese del vecchio continente sia dei governi, che potrebbero agire per incentivare lo sviluppo dell’intelligenza artificiale.

Di redazioneSparklingRocks