Estate importante per il mondo del fintech. Pochi giorni fa Soldo la società specializzata nella gestione e nel controllo delle spese aziendali attraverso un conto multiutente, ha annunciato la chiusura di un round serie B di 61 milioni di dollari guidato da Battery Ventures, società di investimento focalizzata sulla tecnologia con una vasta esperienza nel software cloud, e Dawn Capital, società specializzata nel fintech e nel software B2B che annovera iZettle e Mimecast tra i suoi investimenti.

Sempre in tema di spese e pagamenti , un “nuovo” attore del fintech riceve un finanziamento da 330 milioni di dollari. Parliamo di SumUp, società fondata nel 2011 che permette alle aziende di tutte le dimensioni di ricevere pagamenti in modo semplice e veloce, sia in negozio che online. Sul sito viene definita “l’azienda leader in Europa nel settore del point-of-sale mobile (mPOS)”.

Oggi SumUp è in espansione e anche grazie al finanziamento ricevuto (da parte di giganti come Bain Capital Credit, Goldman Sachs Private Capital, HPS Investment Partners e TPG Sixth Street Partners ) cresce a ritmi superiori al 120% anno su anno, attualmente ha 15 uffici in 3 diversi continenti e un team di 1500 persone. Utilizzerà il capitale per accelerare la sua crescita e acquisire nuovi commercianti nei suoi 31 mercati intorno al mondo.

Le idee hanno bisogno di essere sperimentate: Sandbox

Probabilmente anche il governo italiano a furia di sentire termini come fintech, rivoluzione digitale, intelligenza artificiale, si sono fatti qualche domanda a cui stanno provando a fornire una risposta.

“Sperimentazione relativa alle attività di tecno-finanza”  è questo il compito assegnato al ministro dell’Economia e delle finanze a opera del cosiddetto “Decreto Crescita”, da poco convertito in legge. In pratica è stato adottato uno spazio di sperimentazione volto a stimolare lo sviluppo (in uno spazio protetto e controllato) di nuove soluzioni tecnologiche in ambito finanziario e assicurativo, sviluppate anche, se non soprattutto, da operatori di dimensioni contenute (da qui il nome di “sandbox”, lo spazio di gioco con la sabbia riservato ai bambini e provvisto di cornici protettive). La sandbox è importante poiché permetterebbe alle startUp/aziende di innovare e sperimentare senza affogare in un oceano di regole troppo ferree, ma senza trascurare la sicurezza dei clienti.

Il Decreto stabilisce che la sperimentazione dovrà avere una durata non superiore a 18 mesi e che, attraverso i regolamenti attuativi, dovranno essere stabiliti requisiti patrimoniali e adempimenti semplificati e proporzionati alle attività che si intende svolgere.

L’istituzione della Sandbox prevede anche la creazione di un Comitato Fintech con il compito di definire le linee strategiche del fintech italiano e che le traduca in proposte di legge facilitando i rapporti tra gli operatori del settore e le autorità. Il ruolo del Comitato Fintech sarà cruciale per il successo della sandbox poiché contribuirà in maniera attiva a far crescere il settore e spingere l’acceleratore sull’innovazione in Italia.

Di redazioneSparklingRocks