Per decenni ritenuta un gioiello e un modello da seguire da istituti tradizionali e startup, oggi in declino per un ammanco di poco meno di due miliardi.
Per capire le dimensioni del disastro basti pensare che il titolo Wirecard che a fine aprile scambiava a 140 euro, e la scorsa settimana a 100, adesso vale poco meno di due euro. Il tribunale di Monaco ha decretato l’insolvenza della fintech guidata dal brillante Markus Braun, prima arrestato e poi rilasciato dietro pagamento di una cauzione di cinque milioni di euro.
Le tecnologie cambiano, vengono creati nuovi processi e procedure, mentre l’animo umano spesso resta immobile, insensibile al cambiamento e ancorato a vecchi schemi. Wirecard doveva essere la risposta tedesca al potere “fighetto” della Silicon Valley sui pagamenti digitali, ma nel più classico degli schemi Ponzi, il management ha gonfiato la bolla della liquidità disponibile, fino a farla scoppiare.
Negli anni la società ha raggiunto oltre 300 mila clienti, arrivando a capitalizzare 20 miliardi di euro a Francoforte, mentre gli ultimi dati di bilancio hanno visto un fatturato di 2,2 miliardi e un utile netto di 347 milioni. Numeri che di fatto l’hanno resa il colosso del Financial Technology, ma soprattutto un’azienda strategica per la Germania, fondamentale nella lotta ai pagamenti digitali che contrappone Berlino a Londra, e per certi versi anche a Parigi e Milano.
Il ‘watchdog’ tedesco ha fallito
Lo scandalo è scoppiato e gli investitori fuggono da Wirecard: lo ha fatto la Bank of China, che come Deutsche Bank ha sospeso le linee di credito. Il colosso del fintech si sta svuotando e la società è avviata verso il fallimento. Gli organi di vigilanza hanno fallito, a partire dal Bafin (Autorità di vigilanza tedesca) che tra il 2018 e inizio 2019, non prese seriamente la denuncia da parte del Financial Times, che a colpi di inchiostro denunciarono presunte irregolarità negli uffici di Wirecard a Singapore.
In Italia la situazione ha portato conseguenze ai clienti Sisalpay che hanno visto i pagamenti elettronici con la carta respinti e i prelievi contanti bloccati. Sisalpay ha comunicato che tutti i disagi presto verranno risolti. Ai clienti sarà data una nuova carta emessa in partnership con Banca 5 – Gruppo Intesa Sanpaolo – per poter procedere velocemente a tutte le attività di pagamento.
Di redazioneSparklingRocks