Fu l’economista austriaco Joseph A. Schumpeter, già nel 1911, ad introdurre la differenza fondamentale tra invenzione, che non necessariamente comporta l’introduzione sul mercato di un nuovo prodotto o processo, e l’innovazione.
Perché fare innovazione?
L’innovazione è la dimensione applicativa di un’invenzione o di una scoperta. L’innovazione riguarda un processo o un prodotto che garantisce risultati o benefici maggiori apportando quindi un progresso sociale, anche se a volte non sempre efficaci e migliorativi rispetto a ciò che va ad innovare.
L’anno che si è appena concluso ha evidenziato almeno due strategie aziendali: la prima è la strada della sopravvivenza, nell’incertezza ci si concentra sulla tradizione, andiamo avanti come si è sempre fatto. La seconda, segue il cambiamento e l’innovazione. Quest’ultimo, secondo il report «Achieving Vitality in Turbulent Times» del Boston Consulting Group Henderson Institute (think thank del Bcg) insieme alla rivista statunitense Fortune, è il fulcro del successo a lungo termine.
Per gli analisti tra le 20 aziende che segneranno il prossimo decennio ci sono le compagnie che hanno capito l’importanza di perseguire una trasformazione, con l’obiettivo di utilizzare sempre di più le nuove tecnologie a disposizione: blockchain, intelligenza artificiale, IOT e altro.
20 aziende in formato 4.0
- Workday, azienda che fornisce software per la gestione finanziaria e delle risorse umane di altre compagnie.
- Square, azienda statunitense di servizi finanziari e di pagamento attraverso dispositivi mobili.
- ServiceNow, società americana di cloud computing che si occupa di digitalizzare e gestire i processi di lavoro all’interno delle aziende.
- Contemporary Amperex Technology (Catl), società cinese che produce batterie agli ioni di litio per autoveicoli elettrici e sistemi di accumulo di energia.
- Spotify, compagnia che offre lo streaming on demand di una selezione di brani di varie case discografiche ed etichette indipendenti.
- Atlassian, compagnia di software enterprise che sviluppa prodotti per sviluppatori di software, project manager e per la gestione dei contenuti.
- Xiaomi, azienda cinese del campo dell’elettronica, conosciuta soprattutto per i suoi smartphone.
- Ctrip.com Technology, agenzia asiatica di viaggi online (è proprietaria anche di Skyscanner).
- Salesforce, azienda di cloud computing che opera in 36 Paesi del mondo.
- Vertex Pharmaceuticals, società biofarmaceutica specializzata nella produzione di farmaci per alcune malattie rare.
- Alibaba Group Holding, multinazionale cinese che possiede diverse aziende, tra cui Alibaba.com, AliExpress e Alipay.
- Tencent Holdings, compagnia attiva in diversi comparti. Ha un business legato al mondo del gaming; possiede WeChat, app nata come piattaforma per scambiarsi messaggi e sviluppatasi fino a consentire pagamenti e prenotazioni di servizi; e opera anche nel campo dell’intelligenza artificiale e del cloud computing.
- Twitter, famoso social network.
- Jiangsu Hengrui Medicine, compagnia che sviluppa, produce e commercializza medicinali e materiali di imballaggio per medicinali.
- Foshan Haitian Flavouring & Food, compagnia cinese che produce aromi e salse.
- Live Nation Entertainment, promotore di eventi americano.
- Xilinx, grande produttrice di dispositivi logici programmabili.
- Alphabet, holding nata per gestire Google e i progetti paralleli.
- NetEase, gigante del gaming.
- Dassault Systèmes, azienda francese del settore software che sviluppa soluzioni di progettazione in 3D.
Appuntamento con l’innovazione
Si è appena concluso il CES, Consumer electronic show di Las Vegas, kermesse dedicata al mondo della tecnologia, ma diventata da tempo un salone dell’auto fino a strappare a quello di Detroit il ruolo di primo show dell’auto.