Sul loro sito si legge “Stripe è la migliore piattaforma per gestire un’attività su internet. Ogni anno gestiamo miliardi di dollari per conto di aziende innovative di tutto il mondo”.

La storia

Stripe nasce nel 2010 dall’idea di due fratelli irlandesi, John e Patrick Collison. Programmatori sin da bambini, i fratelli decidono di lasciare il MIT e Harvard per fondare la loro prima impresa, Auctomatic, un sistema per agevolare la gestione degli affari dei venditori su eBay che poi vendono a una società canadese per ben 5 milioni di dollari. Dopo la prima impresa nasce la sfida a PayPal, grazie ad un sistema che consente la completa gestione della transazione inclusa la memorizzazione delle carte e gli accrediti sul proprio conto. In soli sette giorni è possibile proteggere i business da frodi e trasferire i soldi sull’account bancario. Dopo una prima sperimentazione con American Express come partner, in poco tempo adottano il loro sistema alcuni dei giganti della Silicon Valley come FacebookLyft e Salesforce, a cui si aggiungono Alibaba ed Apple.

In pochi anni i due fratelli irlandesi cambiano la propria vita, pensando e progettando un business di lungo termine. E’ di questi giorni di come la fintech Stripe, in un nuovo round abbia raccolto 250 milioni di dollari sulla base di una valutazione pre-money di 35 miliardi di dollari. A partecipare sono stati investitori del calibro di General Catalyst, Sequoia e Andreessen Horowitz.

“Anche adesso, nel 2019, meno dell’8% del commercio avviene online,” ha dichiarato John Collison, che è anche presidente della società e a cui Forbes stima un patrimonio netto di 2,1 miliardi di dollari. “In questo momento stiamo investendo per costruire l’infrastruttura che alimenterà l’e-commerce nel 2030 e oltre. Se lo facciamo nel modo giusto, possiamo aiutare Internet a realizzare il suo potenziale come motore per il progresso economico globale”.

Con oltre 2000 dipendenti in 14 uffici nel mondo, stripe oggi è disponibile per le aziende di 34 Paesi, compresa l’Italia, con l’obiettivo di raggiungere quota 40 nei prossimi mesi. Gli obiettivi da raggiungere sono tanti. Il nuovo finanziamento permetterà di lavorare su prodotti innovativi come Stripe Capital, per consentire alle aziende un accesso semplificato ai fondi; la Stripe Corporate Card, per gestire le spese aziendali; pagamenti istantanei su tutti i conti Stripe statunitensi e altro ancora.Inoltre da poco è stata costituita un’infrastruttura programmabile per i movimenti di denaro a livello globale, la Global Payments and Treasury Network (GPTN).

Di redazioneSparklingRocks